L’omotaurina è una molecola conosciuta per i suoi effetti benefici nella prevenzione del declino cognitivo lieve e di alcune patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer o quello di Parkinson. Viene dunque oggi inserita in numerosi integratori alimentari destinati a pazienti affetti da queste patologie o semplicemente in cerca di un prodotto in grado di migliorare memoria e concentrazione.
Ma che cos’è esattamente l’omotaurina? Come agisce sul cervello? In quali dosi va presa? Esistono studi clinici che ne confermino l’efficacia? Rispondiamo a queste e a tante altre domande con l’approfondimento di seguito.
Indice dei contenuti
Cos’è l’Omotaurina?
L’omotaurina, chiamata anche tramiprosato, è un amminoacido solforato, un composto organico simile alla taurina, da cui prende il nome, ma con un carbonio supplementare nella sua struttura chimica.
Questa differenza cambia completamente il suo effetto sull’organismo: l’omotaurina infatti è in grado di rallentare il declino cognitivo, migliorare la memoria e proteggere il cervello dall’invecchiamento e dallo stress ossidativo.
Grazie alle sue numerose proprietà, l’omotaurina è al centro di diverse ricerche internazionali in ambito neurologico; è l’unica sostanza naturale ad aver raggiunto un trial clinico di fase III per i suoi effetti positivi su pazienti affetti da Alzheimer.
A cosa serve l’Omotaurina? Gli effetti benefici
L’omotaurina svolge diverse azioni positive all’interno del cervello:
- Inibisce l’accumulo della proteina neurotossica beta-amiloide. Il beta-amiloide è una proteina neurotossica che, a seguito di alcune vie metaboliche, viene normalmente prodotta all’interno del cervello di qualsiasi individuo; la sua produzione aumenta con l’aumentare dell’età. Quando la quantità di beta-amiloide raggiunge un certo livello, questa comincia ad aggregarsi e a formare le cosiddette placche di beta-amiloide che hanno un potente effetto neurotossico. Queste placche causano infatti la morte dei neuroni.
All’interno del nostro cervello esistono alcune proteine (la più importante è l’alipoproteina-e) che hanno il compito di interagire con le molecole di beta-amiloide e impedirne l’aggregazione. Tuttavia, con l’avanzare dell’età, l’attività e la quantità di queste proteine diminuisce e il beta-amiloide inizia ad aggregarsi nella sua forma più pericolosa. Esistono inoltre alcuni individui con una predisposizione genetica a produrre un alipoproteina-e poco funzionante (chiamata alipoproteina-e di tipo 4); il cervello di queste persone risulta meno protetto nei confronti del beta-amiloide e, infatti, hanno un rischio di sviluppare una forma di demenza da 4 a 12 volte maggiore rispetto al resto della popolazione; inoltre questo tipo di predisposizione abbassa l’insorgenza della malattia di 10-15 anni.
Da questi dati emerge come sia fondamentale evitare l’accumulo di Beta-amiloide all’interno del cervello. L’omotaurina ha dimostrato di riuscire ad interagire con il beta amiloide, impedendone l’accumulo e impedendo la formazione di placche. Per questo motivo l’omotaurina risulta essenziale per proteggere il cervello dall’effetto tossico del beta-amiloide.
- Riduce l’atrofia dell’ippocampo. L’ippocampo è una particolare zona del cervello dove risiede la memoria e dove vengono immagazzinati i ricordi. Con l’avanzare dell’età questa zona del cervello tende ad atrofizzarsi, cioè diventa più piccola. Per questo motivo si tendono a perdere sia i ricordi degli anni passati, sia la memoria a breve e a lungo termine. L’omotaurina ha dimostrato di rallentare questo fenomeno, infatti grazie al suo effetto protettivo nei confronti delle cellule cerebrali, riesce a preservare il volume dell’ippocampo e a limitare la perdita di memoria.
- Agisce come neurotrasmettitore: L’omotaurina, essendo strutturalmente simile all’acido gamma-amminobutirrico (GABA), uno dei più importanti neurotrasmettitori all’interno del cervello, riesce a migliorare la trasmissione dell’impulso nervoso da un neurone all’altro. Per questo motivo l’omotaurina è in grado di migliorare le performance cognitive in generale e la concentrazione mentale.
- Agisce come antiossidante a livello del DNA. L’omotaurina è un derivato amminoacidico che contiene zolfo, per questo motivo è in grado di proteggere il cervello dallo stress ossidativo. In particolare riesce ad agire come antiossidante a livello del dna dei neuroni, impedendone la degradazione e impedendo il danneggiamento della struttura cellulare.
- Agisce come antinfiammatorio per le cellule del cervello: L’omotaurina ha dimostrato di avere notevoli proprietà antinfiammatorie; è in grado di ridurre lo stato infiammatorio dei neuroni sottoposti a stress.
Dove si trova l’omotaurina?
L’omotaurina è un composto naturale che esiste in natura, viene infatti prodotta da alcune specie di alghe rosse marine, specie che usano l’omotaurina come unica fonte di azoto per la loro crescita; oggi può essere anche sintetizzata in laboratorio.
Non è una sostanza che possiamo assumere tramite la nostra alimentazione perché non è presente nei cibi di cui ci nutriamo. Tuttavia è possibile assumerla attraverso specifici integratori alimentari.
Studi clinici
L’omotaurina è stata sottoposta a diversi studi pre-clinici e clinici in tutto il mondo che ne hanno testato l’efficacia e la sicurezza.
Dagli studi pre-clinici è emersa l’efficacia nel legare il beta amiloide e nell’impedirne l’aggregazione, scongiurando la formazione delle placche neurotossiche. Inoltre è stato dimostrato che è in grado di legarsi con efficacia ai recettori GABA e quindi è in grado di funzionare come neurotrasmettitore.
Negli studi clinici l’omotaurina è stata testata su diverse patologie come Alzheimer, declino cognitivo lieve e altri tipi di demenze:
- In due studi di fase III su pazienti con Alzheimer l’omotaurina ha dimostrato di ridurre i livelli di Beta-amiloide nel cervello e ha dimostrato di riuscire a migliorare i test legati alla memoria che vengono effettuati sui pazienti per valutare la progressione della malattia (ADAS-cog, CDR, DAD). Questi studi hanno coinvolto 2025 pazienti con Alzheimer che assumevano 100mg di omotaurina al giorno o placebo per 72 settimane. In un sottogruppo di 312 pazienti, inoltre, è stata dimostrata una riduzione della perdita del volume dell’ippocampo.
- In uno studio del 2016 in Italia, su pazienti affetti da declino cognitivo lieve (MCI), l’omotaurina ha dimostrato di preservare il volume dell’ippocampo, di migliorare la memoria a breve e a lungo termine e di avere un effetto antinfiammatorio abbattendo i livelli di interleukina-18 (molecola infiammatoria). Anche in questo caso i pazienti assumevano 100mg di omotaurina al giorno per 1 anno.
- In un altro studio è stato dimostrato l’effetto dell’omotaurina su pazienti affetti da malattia di Parkinson nel migliorare i sintomi motori della malattia e nel migliorare l’eccessiva sonnolenza dei pazienti.
In base ai dati emersi dagli studi, l’omotaurina può essere utile anche in molte altre malattie neurologiche come disturbi del movimento, disturbi comportamentali in fase REM, disfagia, demenza vascolare, disturbi dell’olfatto, trauma cranico e altri disturbi che comportano perdita di memoria. L’omotaurina è inoltre adatta a contrastare la fisiologica perdita di memoria dovuta all’età.
Per approfondire, qui trovate un articolo sull’efficacia dell’omotaurina pubblicato su Frontiers in neurology.
Dosaggi consigliati
Come emerge dagli studi clinici e da tutte le esperienze dei medici sul campo, il dosaggio corretto di omotaurina è di 100mg al giorno. Questo dosaggio infatti si è rivelato quello più adatto per avere tutti gli effetti benefici della molecola. Dosaggi inferiori non si sono dimostrati sufficienti, mentre dosaggi superiori non hanno dato effetti migliori rispetto ai 100mg.
Effetti collaterali dell’omotaurina
L’omotaurina è una sostanza sicura, generalmente ben tollerata e che non comporta problemi. Dagli studi emerge che solo il 3% circa della popolazione deve sospendere una terapia a lungo termine di omotaurina a causa degli effetti collaterali.
Gli effetti collaterali più comuni sono nausea, dolore allo stomaco e diarrea. per ridurre al minimo gli effetti collaterali è consigliato assumere l’omotaurina a stomaco pieno, dopo i pasti. In rarissimi casi l’omotaurina può causare mal di testa.
Integratori con omotaurina – Cogitix
Oggi è possibile assumere omotaurina in modo sicuro e controllato attraverso gli integratori alimentari; è importante però verificare il contenuto effettivo di omotaurina all’interno questi integratori, perché, come detto sopra, dosaggi inferiori a 100mg giornalieri non sono sufficienti ad avere tutte le proprietà benefiche di questa sostanza.
In PG Pharma abbiamo sviluppato l’integratore alimentare Cogitix, che contiene 100mg di omotaurina per compressa, insieme ad altri principi attivi naturali che servono a preservare la memoria e a stimolare le performance cognitive e la concentrazione.
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Bibliografia
- A. Martorana, C. Motta, G. Koch, M. Massaia. Effect of homotaurine in patients with cognitive impairment: Results from an Italian observational retrospective study. Journal of Gerontology and Geriatrics, Jan 1 20184 –
- S.Manzano, L.Agüera, M.Aguilar, J.Olazarán. A Review on Tramiprosate (Homotaurine) in Alzheimer’s Disease and Other Neurocognitive Disorders. Front. Neurol., 07 July 2020
- G.Spalletta, L.Cravello, W.Gianni, F.Piras, M.Iorio. Homotaurine Effects on Hippocampal Volume Loss and Episodic Memory in Amnestic Mild Cognitive Impairment. Journal of Alzheimer’s Disease 50 (2016) 807-816.
Le pasticche si possono assumere senza mai interrompere e a digiuno o a stomaco pieno?
Grazie
Buongiorno, è consigliabile assumere le compresse a stomaco pieno, o dopo colazione o dopo pranzo. Non ci sono controindicazioni nell’assumere il prodotto anche per periodi molto lunghi. Le consigliamo comunque per sicurezza di chiedere un parere al suo medico di fiducia. Cordiali saluti.
Io sto usando Vivi Mind.
Che differenza c’è tra Vivi Mind e il vostro prodotto?
Resto in attesa di un Vs. chiarimento.
Grazie!!!
Anna Moro
Buongiorno, Cogitix contiene 100 mg di omotaurina e altri composti molto utili per la memoria e il declino cognitivo come acetilcolina, bacopa monnieri, resveratrolo, fosfatidilserina e vitamine del gruppo B
Le pasticche si possono assumere senza mai interrompere?
Grazie!!
Anna Moro